
1.
Giardini Margherita
Poco fuori le mura a sud-est della città di Bologna, tra Porta Castiglione e Porta Santo Stefano, si trovano i Giardini Margherita. Questi si estendono per circa 26 ettari e sono uno dei principali parchi pubblici di Bologna, nonché il più esteso.
Inaugurati nel 1879, i Giardini conservano ancora oggi buona parte dell’assetto originario, ispirato ai parchi romantici inglesi. Il parco è attraversato da ampi e suggestivi viali alberati, nei quali è possibile passeggiare all’ombra di tigli, querce, cedri, platani, pini, ippocastani e altre specie autoctone ed esotiche. Particolarmente affascinante è il percorso del laghetto, creato con le acque del Savena dal WWF, che ricostruisce la flora e la fauna tipiche di un acquitrino. Il laghetto ha un’isola artificiale, uno chalet e un ponticello.

2.
Parco della Montagnola

A nord del centro storico, poco lontano dalla Stazione Centrale e da Porta Galliera, si trova un altro dei parchi più famosi di Bologna: la Montagnola. Inaugurato nel XVII secolo, è il più antico giardino della città.
Vi si può accedere sia dall’ingresso principale (in via Irnerio) che dalla meravigliosa scalinata del Pincio, sconsigliabile per chi desidera esplorarlo in bicicletta.
All’interno del parco si può passeggiare all’ombra di tigli, di ippocastani e di imponenti platani secolari; nel cuore del giardino si può ammirare una vasca circolare con delle incantevoli sculture di animali ad opera di Diego Sarti.
Anche se le scale dell’ingresso del Pincio non sono molto bike-friendly vi consigliamo vivamente di passare a vederle, in quanto lì si trova la splendida scultura della Fontana della Ninfa e del Cavallo Marino, anch’essa opera di Diego Sarti. Se non sapete dove parcheggiare la bicicletta non abbiate paura: la Velostazione Dynamo è esattamente sotto la scalinata del Pincio. Potete parcheggiare la bici da noi e godervi serenamente la passeggiata!
Vuoi scoprire che tipo di ciclista sei?

3.
Orto Botanico dell’Università di Bologna
Non si tratta di un vero e proprio parco, ma vale la pena visitarlo. L’Orto Botanico si estende per 2 ettari nel cuore della zona universitaria, in via Irnerio, tra Porta Mascarella e Porta San Donato. Nato nel XVI secolo, è uno degli orti botanici più antichi del mondo; inizialmente la sua funzione era prevalentemente didattica, in quanto serviva all’insegnamento della botanica medica, permettendo agli studenti di dedicarsi allo studio delle piante officinali.
Nell’Orto sono presenti circa 1.800 specie di diversa provenienza e diversi esemplari arborei monumentali. Molte delle specie coltivate sono rare o protette.
Vi sono quattro serre: due tropicali e due di piante succulente; inoltre è presente una piccola serra di piante insettivore.
Nell’Orto si trova anche uno stupendo stagno con ninfee e fiori galleggianti, popolato da tritoni e girini, chiocciole e libellule. È possibile effettuare una vera e propria immersione nella natura nel cuore di Bologna.
L’ingresso è gratuito.
Orario:
Invernale (1 ottobre – 31 marzo): tutti i giorni, ore 9-15
Estivo (1 aprile – 30 settembre): tutti i giorni, ore 10-18

4.
Distretto della Manifattura delle Arti: Parco 11 Settembre 2001, Parco del Cavaticcio e Giardino John Klemlen
Di questi tre parchi il più famoso è forse quello del Cavaticcio, il quale, nonostante le ridotte dimensioni (poche centinaia di metri quadrati), è rinomato per via del fatto che nella bella stagione è spesso utilizzato come location di concerti e festival. È un parco meraviglioso, infatti non è un caso che il suo restauro sia costato 3,5 milioni di euro e che si trovi proprio davanti al MAMbo, il celebre museo di arte moderna.
Nei pressi del Cavaticcio si trovano il Giardino John Klemlen (davanti al Cinema Lumière) e il Parco 11 Settembre 2001, nello spazio dell’ex Manifattura Tabacchi. Vicinissima al Parco 11 Settembre 2001 si trova la sede della Cineteca di Bologna.
Questi parchi non sono particolarmente estesi, ma la Manifattura delle Arti è una zona ricca di storia e di fascino. Se quello che desiderate è un tour cittadino non necessariamente immerso nella natura, allora vi consigliamo vivamente di fare un giretto nei paraggi.
Se ci passate in un sabato d’inverno o in un martedì estivo, ricordatevi che davanti alla Biblioteca Renzo Renzi si tiene il Mercato Ritrovato, del quale vi parliamo più dettagliatamente nell’articolo sullo shopping in bici. Se avete bisogno di una riparazione alla bici probabilmente troverete il nostro staff al Mercato; passate a farci un saluto!

5.
Parco di Villa Angeletti
Villa Angeletti fu distrutta durante la II Guerra Mondiale e oggi non ne rimane traccia. L’area dell’omonimo parco, che si estende per 8,5 ettari lungo la sponda destra del canale Navile, ospita una lunga fascia di vegetazione naturale.
Il parco si trova vicinissimo alla Stazione Centrale ed è molto apprezzato dai bolognesi, che spesso vi si recano per passeggiare, fare attività fisica o respirare un po’ d’aria pulita immersi nella natura.
Per chi desiderasse esplorare altre aree verdi, vicinissimi al Parco di Villa Angeletti si trovano il Parco Lunetta Mariotti e il Parco Andrea Pazienza, anch’essi dotati di area giochi. Tutti insieme questi parchi costituiscono un’area verde di notevole importanza situata tra Lame e Bolognina.

6.
Giardini di Villa Cassarini
Davanti a Porta Saragozza, poco fuori le mura a sud-ovest di Bologna, si estende per circa 7 ettari il giardino di Villa Cassarini. Questo giardino è la parte finale dell’antico giardino ottocentesco realizzato dalla famiglia Pallotti ed è realizzato con un sistema di aiuole a prato che circondano un vasto spazio centrale.
Il parco è prevalentemente composto da conifere, come ad esempio il monumentale cedro dell’Himalaya. Sono presenti anche alberi caducifogli, che in primavera donano vita e colore al parco.
Nella zona sono presenti le sedi di diverse facoltà dell’Alma Mater Studiorum e a pochi passi dai giardini si trova il museo di Palazzo Albergati, che ospita spesso mostre imperdibili per gli amanti dell’arte (esempi di alcune mostre passate includono Duchamp, Magritte, Dalì, MIRÓ! Sogno e colore e le mostre delle opere di Brueghel e di Escher).

7.
Parco di Villa Spada e Parco di San Pellegrino

Questi parchi si trovano a sud-ovest della città, a circa 1-2 km da Porta Saragozza, dunque sono una meta facile da raggiungere per chi è già abituato a effettuare spostamenti di media lunghezza in bici.
Il Parco di Villa Spada, uno dei più frequentati di Bologna, si estende per circa 6 ettari.
Villa Spada, oggi sede del Museo Storico Didattico della Tappezzeria, è una villa in stile neoclassico realizzata nel XVIII secolo per volere di Jacopo Zambeccari sotto la direzione dell’architetto Giovanni Battista Martinetti, il quale si occupò anche di disegnare il meraviglioso giardino all’italiana. In seguito a diversi passaggi di proprietà, negli anni ‘60 il Comune di Bologna ne acquisì la proprietà e li aprì al pubblico.
Il giardino, ornato di statue, funge da collegamento tra la villa e il parco circostante.
Dai punti più elevati è possibile godere di una vista mozzafiato sul centro storico di Bologna, incorniciato dalle chiome dei sempreverdi mediterranei che abbelliscono il parco (lecci, allori, pini domestici, pini marittimi e cipressi).
Enorme e ricco di storia, questo parco è adatto tanto a chi cerca un luogo immerso nella natura nel quale fare attività fisica quanto a chi desidera un posto tranquillo per rilassarsi o studiare.
Vicinissimo al Parco di Villa Spada si trova anche il Parco di San Pellegrino, che si estende per ben 27 ettari da Monte Albano verso Villa Spada. Inaugurato nel 1995, anche questo parco offre una suggestiva visuale del centro storico di Bologna, oltre a uno scorcio sul magnifico Santuario della Madonna di San Luca.
Il parco, coltivato fino a tempi recenti, conserva ancora l’organizzazione e le caratteristiche territoriali del passaggio agricolo di un tempo: lunghe file di alberi da frutto fiancheggiano le cavedagne (strade sterrate di accesso lungo le testate dei campi) tracciate sui versanti della collina o ne seguono le ondulazioni. La vite è presente solo in alcuni lembi di vigneto.
Se vivete a Bologna dovete assolutamente dedicare un pomeriggio a visitare questi splendidi parchi!

8.
Parco di Villa Ghigi

A sud di Bologna, a circa 2 km da Porta San Mamolo, si estende per 30 ettari lo stupendo e incontaminato Parco di Villa Ghigi.
È molto probabile che la Villa sia stata costruita prima del XVII secolo; fu solo nella seconda metà del secolo scorso che il Comune di Bologna ottenne la proprietà del parco e della villa.
La villa, al centro del parco, è abbandonata e purtroppo necessita di lavori di restauro prima di essere aperta al pubblico. Il parco, invece, è stato aperto nel 1975 dopo alcuni lavori di adeguamento.
Nel Parco di Villa Ghigi, come nel Parco di San Pellegrino, aspetti naturalistici e ornamentali convivono armoniosamente con le testimonianze del paesaggio rurale di un tempo; questo luogo è ricco di antiche varietà di alberi da frutto oggi non più utilizzate, che costituiscono un importante patrimonio storico e genetico: susini, cachi, ciliegi, meli, fichi, azzeruoli e mandorli. Il patrimonio botanico del parco è ricco sia di alberi autoctoni che esotici.
Il parco non è recintato ed è percorribile solamente a piedi. È l’ideale per chi desidera immergersi nella natura per cercare un po’ di quiete e relax.
La Fondazione Villa Ghigi, che gestisce il parco dal 2004, offre ai visitatori mappe e tour guidati legati ai cicli stagionali della vegetazione.

9.
Parco dei Cedri, Parco Della Resistenza e Parco Lungosavena
A circa 4 km da Porta Santo Stefano, a sud-est della città di Bologna, si trova un complesso di parchi e giardini che costeggiano il torrente Savena.
I tre parchi che abbiamo incluso nell’elenco sono tra i più estesi e i più famosi della zona, la quale però dispone anche di altre aree verdi che meritano di essere tenute in considerazione se vi interessa esplorare questi meravigliosi luoghi in bici.
Questi parchi sono dotati di una notevole varietà di vegetazione e offrono piste ciclabili, percorsi sportivi attrezzati e campi da calcetto e basket. Grazie alle lunghe piste ciclabili e ai percorsi che costeggiano il fiume, facilmente percorribili con una mountain bike, questi luoghi sono perfetti per chi ama le escursioni in bici.

10.
Parco della Chiusa (o Parco Talon)

A Casalecchio di Reno, a sud-ovest di Bologna (circa 5 km da Porta Saragozza), accarezzato dal Fiume Reno, si estende per 110 ettari il meraviglioso Parco della Chiusa, noto anche come Parco Talon.
Questo parco è costituito da quanto rimane dei possedimenti dei marchesi Sampieri Talon, che dal ‘600 costruirono ville (Villa Sampieri Talon) e parco nei terreni di loro proprietà. Dal 1975 il parco è di proprietà del Comune di Casalecchio di Reno.
Questo parco merita di essere visitato sia per il suo valore storico-culturale che per la sua bellezza e importanza dal punto di vista naturalistico, le quali lo rendono un patrimonio pubblico di valore inestimabile.
Dal 2006, infatti, il parco è incluso nel SIC, Sito di Interesse Comunitario – ZPS, Zona di Protezione Speciale denominato “Boschi di San Luca e del Reno” (IT4050029). Il parco comprende una vasta gamma di ambienti naturali ben conservati tipici della bassa collina bolognese, i quali ospitano numerose specie animali e vegetali rare e minacciate. Gli habitat d’interesse comunitario sono in totale undici: cinque di tipo prativo, tre di tipo acquatico e tre di tipo forestale; questi coprono complessivamente circa un terzo della superficie del parco.
Dal 2014 il Parco della Chiusa è parte del Paesaggio naturale e seminaturale protetto “Colline di San Luca” istituito ai sensi della Legge regionale 6/2005.
È importante anche menzionare il fatto che il parco è attraversato dall’affascinante Sentiero dei Brégoli (parte della Via degli Dei), collegamento tra la Chiesa di San Martino, posta all’inizio del Parco Talon (Casalecchio di Reno), e la Basilica di San Luca, sul monte della Guardia (Bologna).
Se andate a esplorare il Parco della Chiusa, non potete perdere l’occasione di percorrere il Sentiero dei Bregoli e scoprire lo splendido Santuario della Madonna di San Luca, a meno di 2 chilometri dal parco. Attenzione, però: non si tratta di un percorso leggero, quindi non è adatto a tutti!

11. Bonus
Parco di Monte Paderno, Parco Cavaioni e Parco dei Calanchi di Sabbiuno
Il Parco di Monte Paderno e Parco Cavaioni sono molto vicini tra loro (meno di 2 km di distanza). Il Parco dei Calanchi di Sabbiuno, invece, è più distante: si trova a circa 3-4 km da questi due.
Questi parchi si trovano a sud di Bologna, a poco più di 5 chilometri da Porta San Mamolo. Per questo, considerata la strada che occorre percorrere per visitarli, ci sentiamo di sconsigliare questo itinerario al ciclista urbano “occasionale”: se desiderate avventurarvi fin qui, vi conviene essere in forma e ben riposati.
Il Parco di Monte Paderno, aperto al pubblico negli anni ‘70, si estende per 27 ettari sulla cima di Monte Paderno (359 m), la più alta delle colline suburbane.
Da qui si può godere di una visuale magnifica: il paesaggio che testimonia la passata attività agricola si fonde armoniosamente con un paesaggio abbellito dalla naturale evoluzione della vegetazione. È inoltre possibile ammirare i caratteristici calanchi di Monte Paderno, che si estendono ai piedi dell’omonimo monte come meravigliose onde d’un mare mosso composto di marne sabbiose e argille scagliose.
Questo parco è ricco di sentieri per escursioni, nonché di punti di sosta dotati di panchine e fontane di acqua potabile.
Parco Cavaioni, divenuto di proprietà pubblica tra gli anni ‘60 e ‘70, si estende per circa 38 ettari e mantiene ancora oggi la sua doppia identità strutturale di “parco rurale”: conserva, cioè, l’orditura dei campi e i percorsi campestri (cavedagne). Prati e appezzamenti coltivati si alternano a zone boschive; i visitatori possono effettuare piacevoli soste sull’erba e passeggiare nei sentieri che attraversano i boschi di querce.
Un suggestivo percorso nel bosco conduce a uno stagno, ricco di vita vegetale e animale.
Al confine tra Bologna e Sasso Marconi, il Parco dei Calanchi di Sabbiuno occupa una superficie di circa 33 metri quadrati sul crinale tra le valli del Reno e del Savena; da questa posizione è possibile godere di ampie vedute panoramiche su entrambe le vallate.
Il parco, istituito nel 1974, è costituito da un meraviglioso complesso di calanchi e da una piccola area con prati, siepi e boschetti a ridosso della via di Sabbiuno.
Lungo il margine è stato realizzato, negli anni ‘70, un suggestivo monumento in memoria dei 100 partigiani e civili assassinati in questo luogo dai nazifascisti nel dicembre 1944. Opera del Gruppo Architetti Città Nuova, si tratta di una lunga fila di massi arenacei posti lungo il percorso verso il calanco, sui quali sono incisi i nomi delle vittime conosciute.