Rastrelliere: Quando è meglio non usarle
Legare la bici ad una rastrelliera, quando presente, è la prima buona indicazione per evitare il furto, anziché assicurarla ad arredi urbani o mobili che possono venire spostati o facilmente smontati (pali, cestini, barriere di cantiere, ringhiere) in punti in cui possano costituire intralcio.
Ma non sempre è così: alcuni modelli di rastrelliere non dovrebbero essere usati in contesto urbano, perché un vero e proprio invito ai ladri. Esistono due macro-tipi di rastrelliere: quelle che hanno il solo supporto per la ruota e quelle provviste di piantone verticale in modo da legare anche e soprattutto il telaio. Le prime sono spesso utilizzate negli spazi privati, come cortili condominiali e interni.
Queste rastrelliere, in gergo chiamate anche “scolapiatti” sono del tutto inopportune negli spazi urbani, anche se privati, che offrono spesso passaggio di tante persone e quindi di potenziali ladri.
Le scolapiatti permettono infatti di assicurare solo la ruota: è un attimo per il ladro tirare fuori la 15 e svitare la ruota davanti portandosi via il resto della bicicletta. Non limitatevi mai a legare la ruota, nemmeno in un cortile: assicurate per primo il telaio legandolo a qualcosa di fisso a terra, come una rastrelliera con piantone o un palo.
Non avete niente a cui fissare la bici?
Preferite spostarvi e trovare un buon punto anche se all’esterno del cortile in cui vi trovate: meglio fare qualche metro a piedi in più che riportarsi in braccio solo la ruota al vostro ritorno!
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