L’avventura di Dynamo è stata per tutt* noi un gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Siamo partiti con un’idea molto fissa in mente: aiutare le persone a imparare che la bici non è una scelta ideologica, a meno che non si voglia considerare la felicità un’ideologia. Volevamo raccontare quanto fosse contemporanea la bici, l’unica alleata a basso costo per rivoluzionare le comunità urbane e renderle più giuste.
Siamo partiti da 4 persone e 4 servizi, forti della nostra volontà, delle competenze accumulate presso percorsi professionali molto eterogenei e disponibili a lavorare senza sosta per realizzare un sogno comune, imparando giorno per giorno come crescere nella giusta direzione. Ora, a chiusura di un ciclo, abbiamo deciso di analizzare tutto quello che abbiamo realizzato in questi 5 anni, utilizzando il metodo del bilancio di impatto, imparato grazie al sostegno e alla consulenza di Kilowatt, per realizzare un report che racconta quali sono i risultati ottenuti: non quelli economici, ma quelli che contano davvero per noi, quelli che pensiamo possano contribuire, nel nostro piccolissimo, a cambiare le cose.
Se ci guardiamo allo specchio ci vediamo più forti di prima, e ancora più determinati a raggiungere un cambiamento concreto della vita della città, della sua aria e delle sue strade. Siamo arrivati a 9 dipendenti e 14 servizi attivi, animati dalla stessa passione per il cambiamento e pronti a rimetterci ancora in discussione.
Se guardiamo questo report ci sembra che Dynamo abbia reso concreta l’idea che non sapevamo ancora di avere. Ci sembra che l’esistenza stessa della Velostazione abbia cambiato così profondamente la nostra comunità di riferimento che non sia più possibile immaginare una Bologna del futuro che non comprenda questo luogo.
Buona lettura!
Il direttivo di Salvaiciclisti Bologna
La cooperativa Dynamo



































